Sciopero nazionale dei Sindacati di Base

Domani venerdì 18 ottobre 2013 è stato proclamato lo sciopero generale nazionale per l’intera giornata, da parte di tutte le sigle sindacali di base ed autorganizzate (S.B.M., U.S.B., CONFEDERAZIONE CO.BAS., C.U.B., U.S.I., U.S.I.-AIT, S.I. COBAS, ADL-COBAS, C.I.B.-UNICOBAS, SNATER, ecc.) che interessa tutte le categorie del lavoro pubbliche e private.

Lo sciopero è stato proclamato:
1) contro le drastiche ricette del FMI, della BCE e dell’Unione Europea che, in nome della stabilità monetaria, impongono rovinose politiche sociali;
2) contro il governo Letta-PD-PDL-MONTI e la sua disastrosa politica di “austerity” che aggrava ogni giorno la crisi in Italia, con conseguenze tragiche per milioni di persone, così come avvenuto in vari paesi del Sud Europa, costretti dal capitalismo privato e di Stato tedesco e nordeuropeo, ad una recessione micidiale e senza precedenti;
3) contro la disoccupazione di massa, contro ogni forma di precarietà ed instabilità del rapporto di lavoro, contro la dittatura imposta nei luoghi di lavoro da CONFINDUSTRIA-CONFARTIGIANATO-CONFCOMMERCIO-CGIL-CISL-UIL-UGL;
4) contro le spese militari (come, ad esempio, l’acquisto degli aerei da guerra F-35) e le servitù americane sul territorio (DAL MOLIN a Vicenza, MUOS a Niscemi, BASE USAF di Aviano), contro la costruzioni delle grandi ed inutili opere (quali la TAV in Val di Susa), contro la privatizzazione dei servizi (trasporti, scuola, sanità, previdenza sociale, ecc.) e dei beni pubblici (ad esempio l’acqua).
5) per un piano nazionale sull’occupazione basato sia sulla costruzione di opere socialmente necessarie, sia sulla nazionalizzazione delle aziende strategiche, sia sulla requisizione delle imprese super-finanziate mediante pubblico denaro, le quali non garantiscono livelli occupazionali adeguati, che violano i diritti fondamentali della forza lavoro, che distruggono l’ambiente,
6) per la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro;
7) per il rilancio qualificato di una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini, indipendente da potentati economici e politici;
8) per la difesa della scuola, dell’università e della ricerca, per la garanzia della sanità, dell’assistenza e della previdenza pubblica, per la tutela del trasporto pubblico;
9) per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego e per un rinnovo reale dei contratti del settore privato, per aumenti salariali e pensioni adeguate a sostenere una vita dignitosa, per un fisco equo che scovi gli evasori e riduca la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione;
10) per la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti e l’abolizione della Bossi Fini.
Numerose manifestazioni si svolgeranno in tutta Italia, in particolare a ROMA e MILANO, dove sono previsti i cortei più numerosi.

Anche il Sindacato di Base Multicategoriale, che aderisce allo sciopero, ha organizzato a Trento un corteo per protestare contro il governo provinciale:
– che finanzia, a mezzo di pubblico, denaro le imprese private che poi licenziano e fuggono all’estero;
– che non garantisce sicurezza nei trasporti pubblici, affidando servizi importanti (trasporto alunni, trasporto diversamente abili, trasporti di linea urbani ed interurbani) a ditte del C.T.A. (Consorzio Trentino Autonoleggiatori) prive di ogni requisito minimo di garanzia,
– che è responsabile delle privatizzazioni dei beni pubblici.

La manifestazione avrà inizio alle ore 9 davanti agli uffici della Motorizzazione Civile di Trento in Lungadige San Nicolò, per poi muoversi verso la stazione delle autocorriere in Via Pozzo (ove ha sede anche il servizio trasporti pubblici della PAT) e con la presa simbolica del palazzo del potere a piazza Dante.

Per le categorie di lavoro che hanno l’obbligo di garantire i servizi minimi essenziali (pubblica amministrazione tutta, sanità, scuola, gruppo FS, Trentino Trasporti, A22, Poste, INPS, INAIL, UNIFARM, ecc.) è stato inviato il preavviso come stabilito dalla legge.

TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI, I/LE DISOCCUPATI/E, I/LE CASSINTEGRATI/E, LA CITTADINANZA TUTTA E’ INVIATA A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE.

“RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA”.

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