Sud America. Le domande che attendono risposta
Nella giornata di venerdì 25 novembre il giornale l’Adige pubblicava a tutta pagina la notizia della riunione in Cile della commissione dei Consultori a cui hanno partecipato, oltre a Pacher anche Claudio Civettini della Lega Nord e Gianfranco Zanon e Ciro Russo dell’ATM.
Senza voler rivangare vecchie questioni (come i finanziamenti al Frigorifico ,ecc) sulle quali la provincia insiste in un silenzio ingiustificato non abbiamo visto riportare, dalla cronaca della giornata i bilanci delle iniziative sulla fabbrica di Luque in Paraguay o del fatto che i 25 lavoratori de Frigorifico per mesi non hanno ricevuto retribuzione o di quanto riportato dalla stampa locale sulle responsabilità del cattivo andamento della situazione produttiva di un progetto che non decolla nonostante i cospicui contributi della Pat.
Non abbiamo visto nei resoconti giornalistici, forse perchè il relatore si è ben guardato dal riferire, sulla fabbrica d Luque dove i contributi della PAT sembrano si siano persi come i lavoratori, discendenti trentini, hanno perso il loro lavoro e la loro casa.
Assieme all’occupazione dei lavoratori sembrano “spariti” tutti i responsabili di questa operazione della quale, ancora nel 2010, avevamo espresso dubbi e perplessità oltre a chiedere chiarimenti all’assessore competente. Naturalmente il silenzio è continuato a regnare sovrano.
Premesso che riteniamo importante una politica di cooperazione internazionale alla quale vanno assicurati, anche in questa situazione di crisi, i contributi credimao sia doveroso che da parte dell’assessore competente chiarire questi punti oscuri che ancora permangono sulle vicende del Chaco (Pro.ga.no) o sulla fabbrica di Luque
Democrazia significa trasparenza. Purtroppo in materia di cooperazione internazionale, la trasparenza sembra un tabù difficile da superare, per una provincia che dovrebbe fare della chiarezza e limpidezza degli interventi una ragione di orgoglio.
Se fino a ieri appariva del tutto discutibile il sostegno finanziario ad una fabbrica altamente inquinante come quella che si dovrebbe fare a Luque in Paraguay per non parlare di altre iniziative, oggi, davanti alla denuncia fatta dagli ex soci della cooperative la chiarezza e la trasparenza su questo intervento diventano inderogabili se la Pat non vuole essere complice dei licenziamenti.
Ma come, la Pat investe, sembra 870.000,00 euro per un’attività produttiva che dopo pochi, mesi viene ceduta ad un privato (Non si conosce il prezzo??) mentre i lavoratori vengono messi sul lastrico.
Gli Amici del Sud America