TAV del Brennero: Inutile e dannoso

L’inutilità intrinseca della nuova ferrovia del Brennero

Da anni i promotori della nuova ferrovia del Brennero indicano in questa infrastruttura l’unica soluzione dei problemi causati dal transito dei mezzi sull’autostrada del Brennero.

Su questo punto i promotori dell’infrastruttura e la società civile sono della stessa opinione. La differenza sostanziale sta nella proposta dei promotori e nella soluzione auspicata dalla società civile.

La tesi principale dei promotori è che il traffico autostradale aumenta verso l’infinito (aumento smentito dai dati rilevati) e che quindi sarebbe necessaria una nuova ferrovia per permettere il trasferimento dalla strada alla più ecologica ferrovia (omettendo di dire su quale ferrovia).

La società civile sostiene che la nuova ferrovia sia inutile e dannosa e che la soluzione del problema si trova nella politica dei trasporti.

In questo breve testo cereremmo di entrare nel merito dell’inutilità intrinseca della nuova infrastruttura proposta.

Nella relazione annuale “Verkehr in Tirol 2011″ dell’Amt der Tiroler Landesregierung, Abteilung Verkehrsplanung si rende pubblica una rilevazione del percorso scelto dagli autotrasportatori che transitano sull’autostrada del Brennero.

Le rilevazione mostrano che al Brennero – nel 2009 – abbiamo un cosiddetto “traffico deviato” che allunga il proprio percorso di almeno 60 chilometri del 55% (cinquantacinque per cento). Considerato che nel 2016 al Brennero sono transitati ca. 2.089.000 autocarri (Fonte UFT Centro di competenza per i dati sul traffico merci, Traffico merci transalpino in Svizzera, Indicatori 2016 e interpretazione dell’evoluzione, marzo 2016) ca. 1.148.950 di questi hanno percorso più di 60 chilometri in più per passare dal Brennero. Più di 68.930.000 chilometri autocarro con relative emissioni gassose clima alteranti e nocive!
Ma per quale motivo gli autotrasportatori scelgono di allungare il percorso per passare dal Brennero?
Una delle spiegazioni è che il costo del carburante molto conveniente in Austria e il pedaggio autostradale molto basso in Italia fa sì che il transito al Brennero risulta particolarmente conveniente anche se si consuma più carburante e si impiega più tempo. La combinazione di questi due fattori attira artificialmente numeri importanti di traffico autostradale al Brennero.
Le persone che decidono il nostro futuro (Comunità Europea, Stato, Regione, Provincia, e la maggior parte dei Comuni) attuano una politica proattiva creando e mantenendo i presupposti per attirare più di un milione di autocarri all’anno. Vengono firmati protocolli di salvaguardia dell’ambiente, del clima e della salute che non solo vengono disattesi ma anzi ci si attiva per azioni che vanno nella direzione opposta.
Le stesse persone che creano il problema promuovono la nuova ferrovia del Brennero come unica risposta possibile.

Pare infatti molto improbabilmente che un’impresa d’autotrasporto scelga di passare sulla nuova ferrovia del Brennero allungando il percorso. Quale impresa può permettersi di avere costi operativi maggiori? Infatti mancando i vantaggi economici legati al carburante e al costo basso autostradale il percorso ferroviario (dove ogni chilometro percorso è conteggiato) scelto sarà quello più corto e veloce.

Applicando una “strategia del percorso più breve” il traffico si distribuirebbe sui percorsi naturali più brevi e in particolare al Brennero avremmo una riduzione stimata del 29-34%. In Svizzera, che attualmente viene raggirata, avremmo un aumento stimato del 63-74%.

Si ricorda però che la Svizzera – che non fa parte della Comunità Europea – ha siglato l’Accordo sui trasporti terrestri CH-UE che permette alla Svizzera di adottare misure unilaterali di salvaguardia e di limitare, a certe condizioni legate all’utilizzo delle capacità ferroviarie, i transiti stradali attraverso la Svizzera.
Al momento la Svizzera dispone di sufficienti capacità ferroviarie e quindi le Autorità Svizzere attuano, sulla strada, le limitazioni previste inducendo ulteriore traffico deviato essendo i costi al Brennero ancora più convenienti.

Lo stato Svizzero tutela la salute dei propri cittadini mentre gli abitanti da Rosenheim a Verona sono costretti a pagare con la salute gli errori imposti da una classe politica che non tutela il bene comune.

Quali sono le possibili soluzioni al problema?
I gruppi attivi da oramai un decennio propongono oltre al blocco immediato di tutti i lavori legati alla costruzione della nuova ferrovia del Brennero alcune misure come:
adeguamento (nel senso che debbano essere uguali) dei costi di transito su tutti i passaggi transalpini;
controllo sistematico delle prescrizioni (ore di guida, peso, condizioni tecniche veicolo, emissioni reali);
divieto di traffico notturno;
interventi di mitigazione del rumore sulla ferrovia (locomotori efficienti e silenziosi, carri sicuri e silenziosi, barriere anti rumore).
Le proposte qui riportate sono immediatamente realizzabili e finanziabili. L’obbiettivo sarebbe quello di contenere i transiti di autocarri su strada al Brennero al di sotto di ca. 700.000 all’anno e di utilizzare le ferrovie esistenti (Lötschberg-Sempione, Gottardo nuovo e vecchio, Brennero, Tauri) in una logica di rete.

Comitato NO TAV Kein BBT

Bolzano, 27 giugno 2017

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