TAV, Dighe e PiRuBi: No a tutte le nocivita’
In questi giorni di campagna elettorale siamo stati inondatati da una montagna di promesse generiche lasciando in ombra la politica delle grandi opere come il Tav, la Valdastico, le paventate dighe sul fiume Adige e le nocività ambientali che derivano da una mobilità che punta esclusivamente sulla gomma.
Per questo crediamo sia utile e necessario chiedersi se la gestione del nostro territorio sui temi dello stato sociale e dei beni comuni (scuola, sanità, trasporti, ecc.) sia poi tanto diversa da quanto avviene nelle altre regioni.
Non è casuale che l’attuale giunta provinciale abbia deciso di sostenere e finanziare il Tav del Brennero (un’opera di 180 Km di galleria a doppia canna devastante per l’ambiente, per il territorio e per i conti pubblici), la Valdastico (autostrada inutile e pericolosa per le falde acquifere dell’altopiano di Lavarone e Folgaria) e di permettere che nel tratto del fiume Adige che va da Mattarello a Villa Lagarina possano sorgere tre dighe (di cui la prima già progettata) per la produzione di energia elettrica che fra l’altro dovrebbero servire per fornire l’energia al TAV e alla Valdastico.
Noi restiamo convinti che invece di costruire un’opera da 60 miliardi di Euro (tanto costerebbero realmente all’Italia i 218 km di nuova ferrovia dal Brennero a Verona) basti, attraverso la riorganizzazione dell’attuale ferrovia e l’uso di materiale rotabile leggero e silenzioso, trasferire fin da oggi su rotaia le merci che viaggiano su gomma.
Sulla Valdastico la nostra opposizione è altrettanto chiara: la PIRUBI è un’opera che non serve al territorio, non risolve i problemi del traffico in Valsugana ma viene proposta ai soli fini speculativi e a Serenissima per avere la proroga dell’attuale gestione della Brescia-Padova che frutta milioni di utile.
Sulle dighe lungo il fiume Adige esprimiamo un NO senza se e senza ma perché oltre a creare problemi all’equilibrio dell’ecosistema può creare a seguito dell’alzamento del livello del fiume pericoli di esondazione nei paesi siti lungo le rive del fiume.
Se il centro destra si dice favorevole alle grandi opere, il centrosinistra si presenta alle elezioni con un giudizio positivo sul programma di Confindustria e Rete Imprese, che prevedono la realizzazione del TAV, della Valdastico e delle dighe sull’Adige.
Il Partito della Rifondazione comunista intende discutere con i cittadini di quali sono le problematiche e di quali sono le proposte che avanza lunedì 21 ottobre alle ore 18.15 presso la sala auditorium di Marco di Rovereto.
Porteranno il loro contributo
Maurizio Poletto in rappresentanza del movimento No Tav della Valle di Susa
Roberto Antolini del comitato NO Valdastico Nord Trentino
Ezio Casagranda candidato presidente della lista di Rifondazione Comunista