Trasporto: Mobilita’ e diritti, una sola lotta
Ieri 13 febbraio si è svolta la prima assemblea pubblica – organizzata da Usb lavoro privato – per discutere delle problematiche del trasporto pubblico inteso come bene comune.
Lo scopo dell’assemblea era quello di collegare la lotta dei lavoratori di Trentino Trasporti con le problematiche legate al trasporto pubblico locale. Dal diritto alla mobilità ai suoi costi alle forme di privatizzazione strisciante del trasporto come nel caso degli skibus o del trasposto scolastico.
Come USB riteniamo che il diritto alla mobilità sia un diritto fondamentale ed il trasposto pubblico ne deve essere l’architrave fondamentale riteniamo che il trasposto debba essere pubblico e gratuito.
Una bestemmia per le logiche liberiste che caratterizzano le attuali politiche provinciali in materia di trasporto ma esperienze estere, come a Tallin e nella città cinese di Chengdu hanno dimostrato il trasporto pubblico gratuito crea immediati benefici sociali, riduce l’utilizzo di energia, facilita la soluzione della congestione urbana causata dal traffico, diminuisce le spese dovute ai danni ambientali. Rende le città più vivibili e promuove innumerevoli aspetti di sviluppo economico.
All’assemblea hanno portato il loro contributo Degasperi del M5S, pantano del PRC e Tessadri per conto dell’associazione “amici del trasporto pubblico”.
Degasperi si è soffermato sull’opportunità di sperimentare anche a Trento la gratuità del trasposto pubblico e sulla necessità che la provincia si dia un piano strategico della mobilità che sia alternativa sia a Metroland che al TAV. Ha denunciato che oggi la politica in consiglio provinciale si occupa di cose marginale mentre è assente un dibattito sulle grandi scelte strategiche come nel caso dei trasposti.
Pantano ha affrontato il tema dei precari, e delle politiche liberiste che oggi scaricano sui lavoratori i costi della crisi. Il trasposto deve essere visto come un investimento e non come un costo e quindi usare la sperimentazione della gratuità del trasposto pubblico come occasione per discutere di quale città vogliano costruire per i nostri figli.
Tessadri ha illustrato la proposta di legge, che dovrebbe andare in commissione il prossimo 19 febbraio, sulla definizione di un nuovo concetto di mobilità che parta da una visione complessiva del trasposto integrando gomma, ferro e ciclabili, car-sharig o altre forme di mobilità alternativa al mezzo privato. Gratuità del trasposto pubblico come incentivo ad usare il trasposto pubblico in alternativa al mezzo privato.
Grande interesse anche nel pubblico presente che con diversi interventi ha portato un importante contributo al dibattito.
Nel suo intervento il responsabile USB nazionale del trasporto ha ricordato gli importanti obiettivi che sono alla base della lotta dei lavoratori della Trentino Trasposti: mantenimento dei 24 minuti sia come difesa delle condizioni di lavoro ma anche per garantire più sicurezza all’utenza, stabilizzazione dei circa 150 precari che ormai da anni sono inseriti strutturalmente nell’organico aziendale, non applicazione dell’articolo 4 del CCNL, la presenza dei bagni al capo linea e garanzie di maggior sicurezza per gli autisti durante il servizio.
Obiettivi che devono saldarsi con l’interesse dei cittadini a rivendicare un servizio di trasporto pubblico gratuito, efficiente e funzionale che sappia essere un’alternativa credibile al trasporto privato.
Ieri abbiamo avviato un primo confronto fra lavoratori e cittadini ed è stata anche un prima risposta a quanti, Gilmozzi, trentino trasposti sostenuti da una certa stampa, vuole contrapporre i legittimi interessi e le giuste richieste dei lavoratori agli “interessi dei cittadini”. Noi pensino invece che solo unificando le lotte sarà possibile avere un servizio di trasporto efficiente e gratuito con benefici economici per le tasche dei cittadini e una città meno inquinata e più vivibile.
USB ha dimostrato con i fatti che questa strada è possibile.
USB Lavoro Privato