USB Trentino contesta il festival dell’economia

TITO BOERI, INPS, SANITÀ E FESTIVAL DELL’ECONOMIA DELLE MULTINAZIONALI

Presidio di USB Trentino davanti alla provincia di Trento in occasione della conferenza stampa di presentazione del festival dell’economia n° 12 e domani volantinaggio in piazza Pasi a Trento. Due iniziative con cui USB Trentino porta la sua critica di fondo a questo festival
Oggi un gruppo di lavoratori/trici muniti di volantini, megafono e tanta buona volontà per due ore hanno contestato la filosofia che sottace al festival (chiamato festival dell’ipocrisia) spiegando le ragioni della nostra contestazione riassunte nel volantino distribuito ai passanti ed a quanti si apprestavano ad entrare in provincia per assistere alla conferenza di inaugurazione.
I cittadini, i lavoratori sono stati invitati a riflettere sul perché, mentre si chiudono gli ospedali pubblici si aprono nuove cliniche private le quali fanno profitto sulla salute (sulla pelle di dovrebbe dire) dei cittadini; Sul perché Cgil Cisl e Uil anziché battersi per garantire una sanità pubblica, efficiente e gratuita pensano solo ad accaparrasi qualche posto nei CdA nei vari fondi sanitari e previdenziali.
E’ stata denunciata l’ipocrisia del festival che, come nelle altre edizioni, non vuole affrontare il problema sociale dei morti sul lavoro i quali, si è ribadito con forza, non solo una fatalità ma sono le conseguenze dello sfruttamento capitalista in primis la cui violenza oggi viene addirittura premiata con la depenalizzazione delle responsabilità del padrone rinominata “alleggerimento“ delle normative sulla Sicurezza e sui controlli.
E’ stato ribadito che l’aumento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali sono il frutto delle politiche neoliberiste imposte dall’Europa come l’allungamento dell’età pensionabile (Fornero), l’abolizione dell’articolo 18, il lavoro nero che sembra diventato la normalità, il Jobs act, i vaucher e la precarietà dilagante.
Sono frutto dell’aumento insostenibile dei ritmi dei carichi di lavoro che costringono i lavoratori a svolgere lavori pericolosi, stressanti e faticosi quasi fino alla soglia dei settant’anni magari con la schiena dolorante e con riflessi poco pronti.
Non solo ma in questi ultimi anni aumentano le patologie di stress da lavoro correlato, le forme di mobbing nei confronti dei lavoratori che spesso generano patologie croniche e danni irreversibili alla salute del lavoratore.
Aumentano le malattie professionali e l’Italia, dopo la Grecia, è il paese dove aumentano maggiormente le richieste di sussidio per disoccupazione ma anche dei sussidi sociali a causa delle malattie croniche spesso causate dalla mancanza di prevenzione, dalla mancanza di lavoro, di case, di servizi sociali che sono causa di disagio sociale e causa dell’emerge di nuove e vecchie malattie che si credevano debellate.
Questa situazione non si supera con le politiche alla Lorenzin con l’obbligo dei vaccini ma superando questa situazione di disagio e abbandono a cui sono lasciati sempre più cittadini a causa delle politiche di austerità imposte dall’Europa e dalla troika.
8 milioni di persone sotto la soglia di povertà sono un problema sociale che genera situazione di abbandono e di degrado sociale in cui trovano linfa nuove malattie.
Quindi limitarsi ad affrontare le questioni della salute e della sanità come fa questo festival significa nascondere la testa sotto la sabbia per evitare di affrontare le cause delle malattie, ma anche della malasanità, nella vana illusione di risolvere i problemi con interventi di compensazione sociale attraverso i fondi sanitari o il welfare aziendale.
Un festival che nasconde un assist alla privatizzazione dello Stato Sociale e dei servizi fondamentali come la Sanità e previdenza attraverso i vari fondi costituiti ad hoc.
Per questo oggi al presidio hanno partecipato anche i compagni Massimo Briguori e Libero Ponticelli e due compagni dell’Inps di Lodi i quali, dopo l’assemblea della mattina con i dipendenti INPS di Trento, hanno colto l’occasione del festival per incontrare Tito Boeri sui gravi problemi dell’INPS, a partire dalla carenza di personale a tutti i livelli, della scadenza qualitativa dei servizi offerti a causa della disorganizzazione presente all’interno dell’Istituto e delle questioni contrattuali ancora irrisolti
Queste problematiche sono state illustrate a Tito Boeri, che al termine della conferenza stampa si è intrattenuto con i rappresentanti di USB e dei delegati Inps, al quale è stato anche consegnato un dossier sulla situazione Trentina.
Un presidio non molto numeroso ma che non ha sminuito la fondatezza delle nostre denunce verso questa annuale fiera degli illusionisti dell’economia e della politica finanziato dalla Provincia con un milione di euro che forse si potevano spendere in altre iniziative più opportune.

USB Trentino

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